Cinemambulante

Vorrei essere scrittore di musica
Umberto Petrin, pianoforte jazz
Improvvisazioni su film di Pier Paolo Pasolini. Introduzione di Roberto Calabretto

Non è facile ripercorrere la filmografia pasoliniana con le scelte musicali presenti al suo interno. Ogni film, infatti, meriterebbe un’ampia digressione a mettere in risalto la bellezza e la complessità dell’universo sonoro di questo cinema. Nonostante questo, è pur sempre possibile circoscrivere alcune tipologie che hanno guidato le singolari scelte del regista. Da un lato abbiamo così la presenza di Bach, nume tutelare dei primi film del regista, accanto a quella Vivaldi e Mozart che attraversa ripetutamente il cinema di Pasolini, con una presenza velata in Uccellacci e uccellini per poi divenire protagonista in Edipo re, nel Fiore delle Mille e una notte e in Che cosa sono le nuvole. A pendant con questo universo, troviamo molta musica etnica, a commentare le vicende di Cristo nel Vangelo secondo Matteo e a incorniciare la narrazione della cosiddetta “trilogia classica”, senza trascurare le lunghe “carrellate” di canzoni popolari che attraversano il Decameron e i Racconti di Canterbury. Ma questi film sono stati arricchiti anche dalla presenza di molti compositori, su tutti da Ennio Morricone che ha considerato l’incontro con Pasolini uno degli eventi più importanti della sua vita.