Make music more intensely, more beautifully, more devotedly than ever before!

«This will be our reply to violence: to make music more intensely, more beautifully, more devotedly than ever before».
Leonard Bernstein

Il Pacific Quintet è un ensemble innovativo e cosmopolita che incarna l’essenza della musica come linguaggio universale. Rappresenta uno dei casi più interessanti di questi anni: si tratta di uno di quei gruppi da camera che non ha più una provenienza territoriale o di scuola nazionale, come accadeva con i grandi quartetti o quintetti di Praga, Madrid o Londra. Questo ensemble è composto da quattro talentuosi musicisti che valorizzano con la propria musica l’idea visionaria di un grande artista, Leonard Bernstein, che vedeva la musica come un linguaggio universale senza confini. Questa formazione rappresenta un nuovo modo di concepire la musica da camera, superando le barriere territoriali e culturali che un tempo caratterizzavano i grandi quartetti e quintetti europei o americani.

Il loro repertorio e il programma che presentano a Stresa Festival 2025 è un affascinante viaggio attraverso epoche e stili diversi: dal vibrante spirito di West Side Story alle atmosfere eleganti de Il Barbiere di Siviglia, passando per le sonorità raffinate di Le tombeau de Couperin e arrivando alle composizioni contemporanee come quella di Fazil Say.

Il Pacific Quintet si è formato nel 2017 al Pacific Music Festival, fondato da Bernstein a Sapporo, in Giappone. Ispirati dalla passione per la musica, dallo scambio interculturale e dal rispetto reciproco vissuto durante il festival, i cinque musicisti hanno deciso di portare lo spirito di Bernstein in Europa, fondando il Pacific Quintet a Berlino. Poiché i suoi membri provengono da Honduras, Giappone, Ucraina/Turchia, Corea del Sud e Germania, la tolleranza e l’inclusione sono valori fondamentali per il Pacific Quintet. Questo ensemble si impegna a usare la musica come mezzo di comunicazione, per rendere visibile a tutti la ricchezza di culture, origini e tradizioni diverse. È un ensemble che incarna la visione di Bernstein e che dimostra come la musica possa essere un ponte tra culture e generazioni.

L’Isola Madre, con i suoi splendidi giardini e la suggestiva Loggia del Cashmere, sarà il teatro naturale per questo imperdibile concerto del 18 luglio. Un’occasione unica per vivere un’esperienza indimenticabile, dove la magia della musica si fonde con la bellezza di una location incantata.

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