La Storia del Festival

Le Settimane Musicali di Stresa sono nate nel 1961 per iniziativa di Italo Trentinaglia de Daverio, nobile avvocato veneziano, spinto ad occuparsi di musica non da interessi personali ma perché sempre vissuto a contatto con la musica: il padre Erardo era infatti organizzatore musicale, direttore generale del Teatro alla Scala a Milano, sovrintendente del Teatro La Fenice a Venezia e compositore.
La famiglia Trentinaglia possedeva una villa a Stresa, dove convenivano spesso musicisti e autori, tra i quali Arturo Toscanini, Umberto Giordano e Gianandrea Gavazzeni, tutti attirati dalle bellezze naturali del Lago Maggiore. Durante un soggiorno in questa villa, nell’autunno del 1961, l’Avvocato Trentinaglia maturò l’idea di creare una manifestazione annuale che potesse fare di Stresa la sede di uno di quei festival internazionali di musica classica che rendevano famose alcune tra le più belle località d’Europa.

Il 27 agosto 1962 le Settimane Musicali di Stresa furono inaugurate da un concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Nino Sanzogno; nelle edizioni che sono seguite, fino ad oggi, sono arrivati e spesso tornati a Stresa alcuni tra i musicisti più importanti del nostro secolo.
Dopo gli esordi al Palazzo dei Congressi di Stresa, all’Isola Bella nel meraviglioso Salone degli Arazzi e alla Loggia del Cashmere nei giardini dell’Isola Madre, generosamente concessi dai Principi Giberto e Bona Borromeo, il Festival ha poi ampliato progressivamente i propri orizzonti portando i suoi concerti in nuove sedi storiche, permettendo così di coniugare la musica all’arte, alla cultura e ai suggestivi scenari che offre la zona.
Fra le località coinvolte risalta l’incantevole Eremo di Santa Caterina del Sasso, ove ogni anno sono state eseguite le Suite per violoncello solo di J. S. Bach. Sedi concertistiche sono state anche la Villa Pallavicino a Stresa, la Rocca Borromeo di Angera, Villa Ponti ad Arona, il Castello Visconteo di Vogogna, la Basilica di San Giulio ad Orta, il Sacro Monte di Orta San Giulio, l’Isola dei Pescatori, il teatro Maggiore di Verbania, il Regina Palace Hotel, Villa San Remigio, il Tecnoparco del Lago Maggiore, la Chiesa Madonna di Campagna a Verbania e la Chiesa Vecchia di Belgirate.


Il Direttore Artistico del Festival
Dopo venti anni di direzione artistica di Gianandrea Noseda, da ottobre 2020 il Direttore Artistico del Festival è Mario Brunello.
Mario Brunello è un musicista affascinante dotato di libertà espressiva rara al giorno d’oggi. A suo agio come solista, così come nella musica da camera e nei progetti artistici più innovativi, Brunello è stato elogiato da Gramophone per il suo “spirito eccezionale” e descritto come “intenso e appassionato” da The Strad.
Brunello viene proiettato sulla scena internazionale nel 1986, divenendo il primo e unico italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca. Da allora ha suonato con i più importanti direttori tra i quali Valery Gergiev, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Ton Koopman, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa e Gianandrea Noseda e con molte prestigiose orchestre tra cui la London Symphony, la Philadelphia Orchestra, la Filarmonica della Scala e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nell’ambito cameristico, Brunello ha coltivato stimolanti collaborazioni con autorevoli personalità tra cui Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini e il Quartetto Borodin.
Brunello suona un prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento al quale affianca il violoncello piccolo a quattro corde per il quale ha sviluppato un profondo interesse.

I musicisti

Tra gli insigni musicisti che hanno partecipato alle Settimane Musicali di Stresa negli anni si annoverano i pianisti Arthur Rubinstein, Arturo Benedetti Michelangeli, Mario Delli Ponti, Nikita Magaloff, Alexis Weissenberg, Svjatoslav Richter, Maurizio Pollini, Dino Ciani, Vladimir Ashkenazy, Wilhelm Kempff, Martha Argerich, Claudio Arrau, Aldo Ciccolini e Radu Lupu; i violinisti Nathan Milstein, David Oistrakh, Isaac Stern, Yehudi Menuhin, Gidon Kremer, Anne-Sophie Mutter, Victoria Mullova, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Shlomo Mintz e Vadim Repin; il violista Yuri Bashmet e personaggi d’eccezione come Mstislav Rostropovich, Maurice André ed Andres Segovia.

Ed ancora il gotha delle formazioni sinfoniche internazionali, oltre all’Orchestra Filarmonica della Scala), la London Philharmonic Orchestra, i Wiener Philharmoniker, la Los Angeles Philharmonic, la Israel Philharmonic, la Royal Concertgebouw, la Staatskapelle Dresden e l’Orchestra e l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia.

Infine i direttori: Carlo Maria Giulini, uno dei più assidui ed affezionati, Hermann Scherchen, Karl Böhm, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Wolfgang Sawallisch, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Kirill Kondrashin, Riccardo Chailly, Kurt Masur, Yuri Temirkanov, Valery Gergiev e Iván Fischer.

Guarda la storia attraverso le locandine del festival

Associazione Settimane Musicali di Stresa
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