“Romaniuk breathed new life into the music”.
Anthony Romaniuk, talentuoso tastierista, si distingue per la sua esplorazione di diversi stili musicali, unendo formazione classica e improvvisazione. La sua musica riflette un desiderio di catturare quella sensazione magica di comunione ed estasi che ricorda fin da bambino ai concerti. Il suo repertorio spazia da compositori come Bach, Beethoven e Stravinsky a improvvisazioni che trasmettono spontaneità e profondità. Un artista poliedrico capace di coinvolgere ed emozionare profondamente il pubblico.

La singolare e distintiva voce artistica del tastierista Anthony Romaniuk si caratterizza per la sua incessante e appassionata esplorazione di un’ampia e diversificata gamma di stili musicali. Poliglotta naturale nel linguaggio musicale, Romaniuk ha sviluppato una formazione di base di stampo classico, che si è poi arricchita e integrata grazie alla sua abilità nell’improvvisazione. Questa competenza gli permette di attraversare con grande fluidità e naturalezza i confini tra i vari generi musicali, creando un percorso artistico che si distingue per la sua versatilità e originalità. La sua capacità di spaziare tra differenti linguaggi musicali e di integrarli in modo coerente e personale costituisce uno degli aspetti più affascinanti della sua espressione artistica.
L’esperienza e la sensibilità di Romaniuk sono profondamente radicate in ricordi d’infanzia, quando egli ricorda con chiarezza le occasioni in cui si trovava a partecipare a concerti, e una sensazione magica lo travolgeva, coinvolgendo sia il pubblico che gli artisti stessi. Questa sensazione di beatitudine collettiva, come se tutti i presenti facessero parte integrante dell’esibizione e condividessero un’esperienza di profonda comunione, ha lasciato un’impronta indelebile nella sua memoria. Da adulto, Romaniuk ha cercato di comprendere e analizzare questo fenomeno di concentrazione e di comunione comunitaria, ritenendo che certi tipi di lavoro musicale possano indurre naturalmente questo stato di trance e di coinvolgimento totale. Egli ha osservato come composizioni caratterizzate da ritmi ipnotici e continui siano particolarmente efficaci nel suscitare questa sensazione di estasi collettiva. La sua ricerca artistica si è quindi orientata verso la scoperta di musica che incarnasse questa qualità, privilegiando pezzi in un perpetuo movimento, in un moto incessante e ipnotico.
Il suo repertorio si presenta come una vera e propria galleria di ritratti musicali, comprendente opere di compositori di epoche e stili diversi, tra cui Kapsberger, Purcell, Bach, Beethoven, Schubert, Schumann, Shostakovich, Stravinsky, Ravel, Satie, Ligeti e Adams. A questa selezione si affiancano anche improvvisazioni, che rappresentano un ulteriore elemento di spontaneità e creatività nel suo percorso artistico. Attraverso questa varietà di brani e approcci, Romaniuk riesce a creare un’esperienza musicale ricca di sfumature, capace di coinvolgere profondamente l’ascoltatore e di trasmettere le molteplici sfaccettature della sua personalità artistica.
Tutto questo nel suo concerto del 5 di settembre nella suggestiva sede della logistica Herno.


