Ezio Bosso: una stella cometa che è passata nel panorama musicale sopra a tutto.
«Ezio è stato come una stella cometa che è passata nel panorama musicale sopra a tutto».
Mario Brunello, Maria Semeraro e la Compagnia Virgilio Sieni rendono omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso, amico scomparso prematuramente e musicista che ha saputo cogliere il segreto della musica di autori come Bach, Cage, Messiaen e Pärt.
Una stella cometa che è passata nel panorama musicale sopra a tutto: sopra alla musica classica, al jazz, alla musica di divulgazione. È difficile definire la figura di Ezio Bosso, ma senza dubbio non si può rimanere indifferenti di fronte all’apporto di questo artista: una spiccata intelligenza, una comunicativa straordinaria, un modo di fare musica che non ha di per sé rivoluzionato o stravolto, ma è stata capace di arrivare al cuore e all’anima di una platea immensa.
«[…] Ezio è stato un amico che mi ha lasciato un segno profondo. Una amicizia in cui la musica è stato il motivo di inizio, ma anche di fine, del nostro rapporto. A un certo punto la musica è come impazzita, ha iniziato a parlare una lingua sconosciuta ad ambedue, si è vestita di oro e brillantini e ha cominciato ad ammaliare, a cantare come le sirene, a suonare vorticosamente passando sopra tutto e tutti. Immancabilmente la parte debole esteriore ha avuto gioco facile, scontato.
Ci siamo scontrati, divisi e ognuno per la sua strada.
A distanza di dieci anni la Sonata The Roots, del 2014, che Ezio ha scritto per me, mi manda un richiamo. Penso quindi sia il momento di ritentare di farla sentire per quello che è, o per lo meno quello che io sento che è, con radici in Bach, Cage, Messiaen, Pärt. Quella di Ezio è una musica pura, onesta, costruita con poche note, ma con un potenziale espressivo nascosto, una carica esplosiva incontenibile, che anche un semplice fiore a pochi petali può avere». Mario Brunello
Questo spettacolo è un omaggio al mondo della musica di Bosso, ma soprattutto è la ricerca di una risposta e la consapevolezza dell’importanza della sua musica: «trovo che questa musica sia così importante perché ha le sue radici in autori ben definiti: primo tra tutti Bach, a cui tutti guardiamo, e subito dopo quella corrente di autori minimalisti, meditativi e mistici come Pärt, Messiaen e Cage. Ezio è riuscito a cogliere il messaggio di questi compositori: non ha scritto nuova musica, ma ha colto la loro anima e i loro segreti. Per questo la musica di Bosso ha a sua volta qualcosa di magicamente segreto». Mario Brunello
La danza in questo caso è quel quid che rappresenta la sua musica, a cui non bastano le sette notte ma necessita di un movimento del corpo, di gesto, di coralità.
Virgilio Sieni, con la sua compagnia di danza, è il coreografo che più di tutti poteva esprimere attraverso il gesto coreutico la sua opera, in quanto ha lavorato molto sui movimenti del corpo in relazione alla musica di Bach.
«Il danzare le musiche che hanno compenetrato il legame tra Mario e Ezio restituisce il senso dell’amore, talmente potente da far pensare al corpo come luce. Ecco allora che la danza subentra come gesto estremo, come forma d’amore che si crea dal sentirsi in vita. Le danze – duetti, quartetti, assoli – si tramandano la qualità tattile di uno spazio pensato come una spirale, un vortice appunto che, nascendo ogni volta dai dettagli del movimento, si unisce al tutto e viceversa. La natura animale di un corpo sensibile penso che attragga la luce, o meglio, assorbe alcuni bagliori che con chiaroveggenza si fanno largo nel tempo per depositarsi negli strati del gesto per riconoscersi nel grumo vorticoso dell’energia, con silenzio, con respiro, con musica». Virgilio Sieni
Questo programma rispecchia esattamente un’incisione che Brunello e Bosso hanno eseguito nel 2014 e che non è mai stata pubblicata: è rimasta nascosta per tutto questo tempo ed è ancora nascosta come il segreto della musica di Ezio Bosso.
«Spero che questo progetto riesca a rivelare il vero valore di questa musica e forse, finalmente, questa incisione prenderà il volo». Mario Brunello
Una serata emozionante, quella del 24 agosto, fatta di musica e danza, di ricordi e suggestioni, di segreti magicamente svelati.
© foto Ravenna Festival
Luca Concas