Un affascinante dialogo tra due mondi: la Kremerata Baltica tra Pärt, Schubert e Šostakovič.
Un’esperienza musicale ricca di profondità e originalità: la fortuna del Quatuor Van Kuijk risiede nella sua capacità di coniugare un’intelligente impaginazione dei programmi con una bravura esecutiva di altissimo livello.

Il concerto, che vede protagonista la Kremerata Baltica diretta dal maestro Gidon Kremer, si configura come un affascinante dialogo tra due mondi musicali distinti ma complementari. Il programma si apre con Tabula Rasa di Arvo Pärt, uno dei capolavori più significativi per violini e archi, e prosegue con un approfondimento sulla “musica minore” di Franz Schubert. Con questa espressione si fa riferimento a una serie di frammenti e opere sconosciute o incompiute, spesso destinate ad altri contesti, che emergono come testimonianze di un lato misterioso e meno noto del compositore viennese.
L’intento di questa serata è quello di mettere in relazione autori che orbitano attorno al celebre ciclo di Schubert, Winterreise (Il Viaggio d’Inverno), uno dei capolavori assoluti della Liederistica. La scelta di accostare la purezza, l’essenzialità e il carattere enigmatico della musica di Pärt a le atmosfere intime e profonde di Schubert permette di scoprire e valorizzare le sfumature più oscure e misteriose del compositore austriaco, rivelando un aspetto meno conosciuto della sua produzione.
A completare il programma, un omaggio a Dmitrij Šostakovič in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa. La sua musica, intrisa di tensione e introspezione, si inserisce perfettamente in questa cornice di riflessione e scoperta, offrendo un ulteriore spunto di approfondimento sulle molteplici sfaccettature dell’animo umano e sulla complessità della musica del Novecento.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica da camera e per chi desidera immergersi in un viaggio tra le atmosfere più profonde e misteriose della musica classica.
Fondata nel 1997 da Gidon Kremer, la Kremerata Baltica, vincitrice del Grammy Award, si distingue come uno degli ensemble internazionali di maggiore rilievo in Europa. Kremer, tra i violinisti più acclamati al mondo, ha scelto con cura giovani musicisti di talento, promuovendo così una visione innovativa e originale del fare musica in orchestra. Nato a Riga, in Lettonia, e formatosi sotto la guida di David Oistrakh al Conservatorio di Mosca, Gidon Kremer ha intrapreso una carriera anticonvenzionale, arricchita da numerosi riconoscimenti di prestigio. Nel corso di oltre cinquant’anni, si è affermato come uno degli artisti più originali e convincenti della sua generazione, esibendosi sui principali palcoscenici internazionali sia in recital sia con le più rinomate orchestre d’Europa e del Nord America, collaborando con alcuni dei più grandi direttori d’orchestra degli ultimi decenni. È senza dubbio uno dei solisti di livello internazionale che ha maggiormente contribuito alla promozione della musica contemporanea e delle nuove composizioni per violino. Il programma di questa sera propone un affascinante alternarsi di brani di Bach, Šostakovič, Pärt e Schubert, arricchiti da composizioni contemporanee dedicate al grande compositore viennese.