Dentro l’opera di Mozart.

Un atto filologico per riscoprire la prassi della riduzione drammaturgica delle opere.

Voce all’Opera diretto da Gianmaria Aliverta metterà in scena Le nozze di Figaro in forma cameristica. Si tratta di una riduzione drammaturgica per quartetto d’archi e voci, formula adottata già lo scorso anno per il Rigoletto.
L’apprezzatissimo giardino di Villa Bossi a Orta San Giulio e la suggestiva l’isola di San Giulio si riconfermano le location che hanno saputo stupire per la suggestione e la capacità di mettere in connessione artisti e pubblico. Il pubblico è completamente immerso nell’opera e ha la possibilità così di vedere nascere il teatro musicale nella sua accezione più veritiera: le opere in forma cameristica infatti, nella riduzione per pochi strumenti e voci, erano una prassi utilizzata per esempio anche all’epoca di Mozart con l’avvallo dei compositori stessi.
Portare l’opera in questa forma nella programmazione del Festival, che per tradizione propone musica da camera e sinfonica, è anche un atto filologico per riscoprire questa tradizione: la prassi della riduzione delle opere, che non perdono in alcun modo il loro valore teatrale e musicale.

Scroll up